15. giudizio abbreviato
Giudizio abbreviato
Al giudizio abbreviato si può accedere da varie ipotesi processuali ( che passeremo subito ad esaminare ) . Per ogni ipotesi però valgono le regole ( espresse in via generale nell’art. 438 ) che : 1- la “ richiesta può essere proposta oralmente o per iscritto” ( ma se proposta fuori d’udienza dovrà essere per forza scritta , mentre al contrario , se proposta in udienza , ben difficilmente lo sarà ) ;2- mentre è vero che la decisione di accedere al rito abbreviato può essere presa solo dall’imputato ( e non dal suo difensore ) la volontà ( dell’imputato ) in tal senso può essere “ espressa personalmente o per mezzo di procuratore speciale” ; 3 – “ la sottoscrizione dell’atto va autenticata nelle forme previste dall’articolo 583 comma 3”; 4 – l’imputato può subordinare la richiesta ad una integrazione probatoria e può chiedere l'applicazione di una pena ai sensi dell'art. 444 ( vedi meglio il co. 5Bis art. 438.
Chiarito questo, facciamo un breve excursus sulle varie ipotesi da cui si può accedere al rito abbreviato.
Prima ipotesi : è stato notificato all’imputato l’avviso dell’udienza preliminare ( v. melius , l’art. 419 ).
In tale ipotesi c’è tempo per presentare l’istanza “ fino a che non siano formulate le conclusioni a norma degli articoli 421 e 422 “.
L’istanza , se presentata prima dell’udienza , va depositata nella cancelleria del G.I.P. Non va notificata al p.m.
Seconda ipotesi : è stato notificato all’imputato un decreto di giudizio immediato
( art. 456 ).
In tale ipotesi , l’istanza , prima , va notificata al P.M. ( e a tal fine essa : andrà redatta in duplice copia , entrambe le copie dovranno essere sottoscritte e, quindi , portate alla segreteria del p.m. dove il p.u. addetto , in calce ad esse , farà le annotazioni di cui al co. 1 art. 153 restituendoci una copia ) e poi va depositata
( melius , va depositata la copia restituita dalla Procura con la relativa annotazione in calce ) “ nella cancelleria del giudice per le indagini preliminari” ; il tutto , in 15 giorni , decorrenti dalla notifica del decreto all’imputato ( e non dalla notifica dell’avviso al difensore ) così come disposto dall’art. 458.
Terza ipotesi : è stato notificato all’imputato un decreto penale.
In tale ipotesi , la richiesta del rito abbreviato va fatta ( v. art. 461 ) “ nel termine di quindici giorni dalla notificazione del decreto” e assume le forme di un “ atto di opposizione” ( v. sempre l’art. 461 ) - atto di opposizione finalizzato a chiedere appunto il rito speciale ( ma, si badi , ancorché l’atto di opposizione a un decreto possa essere , per l’art. 461 , sottoscritto anche dal solo difensore , nel caso con tale atto si chieda il giudizio abbreviato , esso potrà essere validamente sottoscritto dal difensore solo se munito di procura speciale a chiedere tale rito alternativo ! ).
Quarta ipotesi : l’imputato è stato portato a giudizio direttissimo.
E’ l’ipotesi più semplice : l’istanza sarà proposta ( di solito oralmente ) all’udienza . Ma attenzione , va proposta prima dell’apertura del dibattimento ( come si argomenta dalla formula ancorché contorta del co. 2 art. 452 ) : quindi , prima che il p.m. contesti l’accusa .
Quinta ipotesi : è stato notificato all’imputato un decreto di “citazione diretta” davanti al tribunale in composizione monocratica ( artt. 550 ss. ).
L’istanza di abbreviato può essere proposta fino a che non è aperto il dibattimento.
In teoria potrebbe essere proposta anche prima dell’udienza ( e allora naturalmente dovrebbe assumere la forma scritta ) ma di solito la si propone ( oralmente) all’udienza.
N.B. Il giudizio abbreviato non è ammesso davanti al Giudice di Pace. Né, come risulta già da quanto detto trattando dell’ipotesi sub 1 , può essere chiesto all’udienza dibattimentale , se a tale udienza si è giunti passando attraverso l’udienza preliminare ( idest, in quanto rinviati a giudizio dal GIP col decreto di cui all’art. 429 ) .
Il sottoscritto Giobatta Parodi nato a Genova il 06.09.1936 , res. a Roma, Viale Alessandrino 304B che deve rispondere del reato p. e p. dall’art. 648 nel procedimento N. 54632/10 pendente davanti al Tribunale di Roma dà
procura
al suo difensore Avv. Tulio Cicero del Foro di Arezzo di richiedere che il procedimento di cui sopra sia definito col rito abbreviato previsto dagli artt. 438 ss. C.P.P.
Roma 15.07.10 (Sottoscrizione di Giobatta P.)
Per aut.
( Sottoscrizione dell’Avv. Cicero )
Formula B – Richiesta di giudizio abbreviato condizionato
Tribunale di Arezzo
Imp. Giobatta Parodi ; ud. 15.10.10; RGNR 3426/10
Ill.mo Giudice dell’Udienza Preliminare
- il sottoscritto Giobatta Parodi nato Genova il 24 aprile 1947 e ivi res. in via G Garibaldi n.1
- imputato , nel procedimento 435/10 RGNR , del reato p. e p. dall’art. 337 C.P. per fatti pretesamente avvenuti in Genova il 13 novembre 2009
chiede
- che il processo sia definito con il rito abbreviato ai sensi degli artt. 438 ss C.P.P.
Ai sensi dell’art. 438 C.P.P. comma 5 , si subordina la richiesta alle seguenti attività di integrazione probatoria:
1) escussione come teste di Giuseppa Oneto res. in Genova via Roma 5, presente ai fatti contestati
2) acquisizione al processo della seguente documentazione che si allega : lettera in data 3.6.10; lettera in data 3.11. 10.
Il sottoscritto nomina suo difensore l’Avv. Tullio Cicero del Foro di Arezzo e ivi con studio in via Cellini7
Con osservanza
Arezzo 11.11.10 ( Sottoscrizione di Giobatta Parodi)
Per aut.
( Sottoscrizione dell’Avv. Cicero )
Avvertenze
-L’incipit dell’istanza, se questa è sottoscritta dal solo difensore, potrebbe essere così formulato “ Il sottoscritto Avv. Tullio Cicero del Foro di Arezzo, difensore di Giobatta Parodi imputato ecc.ecc. , in forza di procura speciale che si allega , chiede ecc.ecc.”.
- La richiesta può essere presentata nella cancelleria anche “ avvalendosi di un incaricato ; e ciò in quanto trova applicazione analogica l’art. 582 , primo comma , c.p.p.” – cfr. Cass. pen sez. VI, 10 gennaio 1992 ,n 145, Pilato.
- E’ inammissibile la richiesta di rito abbreviato parziale , limitata , cioè , ad alcune imputazioni e non estesa alla totalità degli addebiti , perchè in tal modo il processo non verrebbe ad essere definito nella sua interezza , restando pertanto ingiustificato l’effetto premiale” – Cass. Sez. II , 18 marzo 1993 , n.2611
- “ La richiesta di giudizio abbreviato, seguita dal consenso del p.m. , dà luogo alla conclusione di un negozio processuale , che è irrevocabile dalla parte – Cass. Sez. III , 6 novembre 1998 , n. 272.